Sentirsi piccini piccini in fianco a statue gigantesche, salire a bordo di una Trabant, parlare al telefono con i più famosi leader comunisti, scoprire i segreti di una spia professionista: sono queste alcune delle esperienze che potrete fare visitando il Memento Park, il parco delle statue di Budapest.
Quest’attrazione ricorda uno dei periodi più difficili della storia ungherese, quando il paese era un satellite del regime comunista sovietico.
Il Memento Park non è un museo sul comunismo ma sulla caduta del comunismo e non vuole dare al visitatore un punto di vista soggettivo. Non onora ciò che è stato e non ironizza: l’ambientazione e è volutamente neutra.
Le monumentali statue della propaganda comunista che un tempo intimidivano gli osservatori con le loro dimensioni e le loro pose ufficiali oggi sono solo una triste testimonianza di una finta gloria. Ironicamente, il comunismo è diventato il soggetto tematico per una fiorente industria di souvenir kitsch, al limite del buon gusto, alimentando proprio quel capitalismo che voleva combattere.
Durante la vostra vacanza a Budapest prendetevi un po’ di tempo per uscire dal centro città e visitare il Memento Park, un’attrazione unica che vi saprà incuriosire, divertire, commuovere.
Ecco tutte le attrazioni che potrete vedere durante la vostra visita al Memento Park.
Il Parco delle Statue è l’attrazione principale del Memento Park di Budapest: un’area formata da 5 semicerchi all’interno di un cerchio più grande dove sono esposte 42 statue realizzate tra il 1945 e il 1989 raffiguranti leader comunisti, personalità importanti del movimento operaio, soldati e ufficiali dell’Armata Rossa.
Tra i personaggi storici raffigurati si possono citare Lenin, Marx, Engeles, Dimitrov, Capitano Ostapenko, Bela Kun e molti altri.
Una delle statue che più rimane impressa nella memoria dei visitatori è quella del fiero Soldato dell’Esercito di Liberazione Sovietico che regge in mano la bandiera a falce e martello. Questa statua alta ben 6 metri un tempo si trovata in cima alla collina Gellert nel centro di Budapest e dominava la città.
Altre due opere presenti nel parco sono i monumenti allegorici dal titolo Amicizia Ungro-Sovietica e Liberazione.
All’ingresso del parco è possibile acquistare un opuscolo che racconta nel dettaglio la storia di ogni statua.
Parco Sentenza sulla Tirannia
Seppur poco noto ai visitatori, il nome ufficiale del Parco delle Statue è “A Sentence about Tyranny Park”, che meglio esprime il concetto alla base della sua fondazione.
Nelle parole dell’architetto ungherese Ákos Eleőd, conceptual designer del Memento Park, questo è un monumento che parla della tirannia e al tempo stesso, proprio in quanto spazio in cui è ammesso parlare di tirannia, è un monumento alla democrazia.
La tribuna di Stalin è una replica a grandezza originale della tribuna usata come piedistallo per una gigantesca statua di Stalin alta 8 metri che un tempo si trovava a Felvonulási tér, nel centro di Budapest. Qui si tenevano le parate comuniste, durante le quali i leader di partito sedevano sulla tribuna ai piedi della statua di Stalin salutando le folle, che a loro mostravano un forzato entusiasmo.
La statua divenne un odiatissimo simbolo della megalomania che caratterizza ogni dittatura. Nel 1956, allo scoppiare della rivoluzione ungherese, il popolo abbattè con rabbia la statua, lasciando intatti solo gli stivali.
La replica della tribuna comprende anche questi stivali senza corpo che li indossi: una vista emblematica, che alcuni visitatori trovano inquietante, altri malinconia, altri invece vedono come l’immagine più rappresentativa della fine di un sogno utopistico.
Alle tante giganti statue del parco si aggiunge un’attrazione di dimensioni ben più contenute capace di rubare la scena ai grandi capi di stato che hanno cambiato la storia d’Europa: un modello originale di auto Trabant, l’auto del popolo nella Germania comunista.
Non c’è turista che non ami farsi fotografare in fianco a questo oggetto che divenne, nel bene e nel male, il simbolo di un’epoca. Dopo averla fotografata potrete salire a bordo dell’auto e dare un’occhiata all’interno.
All’interno del parco è presente un museo che riproduce una caserma militare dell’epoca comunista.
La mostra permanente in esposizione al museo pone l’accento su due eventi cruciali per la storia dell’Ungheria nel XX secolo: la rivoluzione del 1956 e il crollo del regime comunista nel 1989-90; una sezione è dedicata anche alle celebrazioni per il cinquantenario della rivoluzione.
Il museo ospita anche mostre temporanee.
Come venivano selezionate le spie comuniste? Come riuscivano a perquisire una casa senza destare sospetti? Come nascondevano le cimici spia? Scoprite questi e altri segreti di una spia comunista con il documentario “Vita di un agente” in visione al Memento Park.
Questo documentario unico è un montaggio di filmati originali realizzati tra il 1958 e il 1988 dal Ministero degli Interni ungherese per la formazione degli agenti di polizia segreti.
Il film dura un’ora circa ed è sottotitolato in inglese.
Il Memento Park ha anche i suoi lati bizzarri: il kitsch raggiunge il culmine con la cosiddetta “Linea diretta con i compagni“, un vecchio telefono a fili che vi permette di ascoltare i discorsi più famosi di dittatori e leader comunisti.
Potrete ascoltare la voce di Stalin, Lenin, Fidel Castro, Honecker, Ceausescu, Breznev e persino Che Guevara che parlano di comunismo, umanità, futuro.
Alla fine della vostra visita al Parco delle Statue e alle altre attrazioni del Memento Park fermatevi al negozio Red Star Store per fare il pieno di souvenir e gadget a tema comunista.
Non troverete in vendita cimeli storici, ma una vasta scelta di articoli che spaziano dal finto vintage al pessimo gusto, tra cui repliche di medaglie dell’Armata Rossa, modellini di auto Trabant, poster propaganda, candele con la forma del volto di Stalin, CD con le musiche delle marce comuniste.
Il souvenir più kitsch? Una lattina che contiene l’ultimo respiro del comunismo.
Durante il periodo del regime comunista anche a Budapest, come in tutti gli altri paesi comunisti, vennero erette numerose statue a scopo di propaganda che ritraevano i leader di partito e altri simboli legati al mondo operaio.
Nel momento del crollo del regime i cittadini dei paesi comunisti, finalmente liberi dall’oppressione della dittatura, abbatterono con rabbia le statue simbolo del potere. Questo non accadde a Budapest, dove la maggioranza delle statue furono salvate.
Nel 1991, solo due anni dopo la caduta del regime sovietico, la città di Budapest lanciò un concorso per la progettazione del parco, che fu vinto da Ákos Eleőd.
Il parco venne aperto al pubblico nel 1993, ma rimane ancor oggi incompleto ed è per questo motivo che la sistemazione delle statue appare un po’ disordinata.
Il biglietto d’ingresso al Memento Park, Parco delle Statue di Budapest si può acquistare online con uno sconto oppure direttamente alle biglietterie del parco. Gli studenti in possesso di una valida student card pagano biglietto ridotto.
Il Memento Park è una delle attrazioni incluse nella Budapest Card, la carta turistica della città di Budapest. L’ingresso per i possessori di Budapest Card è gratuito, in più è previsto uno sconto per il transfer bus diretto.
Ogni giorno vengono organizzati tour guidati in inglese: potrete visitare il parco in compagnia di una guida esperta che vi racconterà curiosità, aneddoti, pettegolezzi, storie divertenti e storie drammatiche dell’era comunista.
L’orario dei tour varia a seconda della stagione; la durata è di circa 50 minuti. Il prezzo del biglietto d’ingresso non comprende i tour, che prevedono un costo aggiuntivo.
Il Memento Park si trova a circa 20 minuti dal centro di Budapest. Si può raggiungere con i mezzi pubblici oppure con un transfer bus diretto, che però è in funzione con una sola corsa al giorno.
Il bus diretto è dunque la soluzione più facile per arrivare, ma sarete legati agli orari di partenza dal centro per il parco e viceversa.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.